MENO SEI (- 6)
Mancano sei giorni allo sciopero mondiale per il clima e alla manifestazione palermitana alla quale invito nuovamente i miei amici a partecipare..
Come promesso anche per oggi propongo un’azione esemplare: io porterò i miei bambini lungo un fiume, all’interno di un parco naturale, in un luogo che volontariamente abbiamo sottratto ad un uso scellerato del territorio per preservarlo per le generazioni future. Non c’è bisogno di allontanarsi tanto dalla città…c’è per esempio l’Oreto che ora più che mai “deve essere conosciuto” e tutelato, ci sono ben quattro riserve naturali praticamente dentro la città che aspettano solo piedi e voci di bambini per essere cantate.
Il mio post di oggi è un invito ad aprire le nostre “finestre della percezione” per fare ciò per cui siano stati creati: contemplare e cantare la meraviglia dell’universo e del nostro pianeta.
ORA PRIMA
Prima di tutti il sole
che vuole così la divinità
o almeno l’universo
ché ci ha messo 12 miliardi di anni
a creare l’allineamento,
la fascia di vita,
e adesso pretende un riscontro,
un incontro fotonico
con colui che ha creato affinché guardi.
Subito dopo l’acqua
dentro e fuori di noi,
la benedizione liquida
che è guida di plasma e cellule
e libellule, pesci ed ogni vivente
accomuna sotto la stessa pioggia,
lungo lo stesso fiume,
dentro lo stesso mare.
Pensa dopo a respirare
ché troppo spesso dimentichi di farlo
e al tarlo dei pensieri
ieri e oggi sacrifichi l’alito,
il rito che al nuovo giorno
la tua anima gassosa conduce.
Tocca dunque la terra,
le tue radici immergi ancora
nella prima ora del mondo
e fecondo ritorna
nelle prime ore dell’alba.
Bacia infine con il cuore alle labbra
i bambini e la donna che ami,
e all’eternità concedi solo un pensiero fugace
mentre ti vesti nell’oscurità.