Massi erratici

Massi erratici

Il ghiacciaio scende verso valle. Sembra immobile ma in realtà si muove molto lentamente ma inesorabilmente. Corrode le pareti del proprio letto, ne corrode il fondo. Conduce con se rocce che ha strappato ai monti dai quali proviene, le stritola, le ingloba nel ghiccio, poi le sputa nuovamente fuori. Alcune le lascia rotolare ai bordi e le abbandona, altre le trasporta con se fino alla fine del suo percorso e le lascia solo quando si sarà ritirato.

Oggi il corteo si muoveva come fosse quel ghiacciaio, lento ed inesorabile. Era ghiacciaio in marcia per tutti i ghiacciai del mondo e al suo passaggio levigava i bordi molli di questa città, li erodeva portando con se tutte le scorie accumulatesi in anni di colpevole silenzio. Continua a leggere “Massi erratici”

Tuna sayari moja tu

Tuna sayari moja tu

A poche ore dallo Sciopero mi arrivano le parole che seguono dalla nostra gente in Tanzania. PREGO, LETTERALMENTE PREGO, tutti i miei amici di leggerle e di diffonderle. Sono per me fonte di orgoglio, commozione e illuminazione. Continua a leggere “Tuna sayari moja tu”

Meno sei (- 6)

Meno sei (- 6)
MENO SEI (- 6)
Mancano sei giorni allo sciopero mondiale per il clima e alla manifestazione palermitana alla quale invito nuovamente i miei amici a partecipare..
 
Come promesso anche per oggi propongo un’azione esemplare: io porterò i miei bambini lungo un fiume, all’interno di un parco naturale, in un luogo che volontariamente abbiamo sottratto ad un uso scellerato del territorio per preservarlo per le generazioni future. Non c’è bisogno di allontanarsi tanto dalla città…c’è per esempio l’Oreto che ora più che mai “deve essere conosciuto” e tutelato, ci sono ben quattro riserve naturali praticamente dentro la città che aspettano solo piedi e voci di bambini per essere cantate.
 
Il mio post di oggi è un invito ad aprire le nostre “finestre della percezione” per fare ciò per cui siano stati creati: contemplare e cantare la meraviglia dell’universo e del nostro pianeta.

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