Categoria: Per un’epica di pace
Stelle attraversano l’Europa
Qualche giorno fa con un post talmente sintetico da risultare (come qualcuno giustamente ha detto) criptico, provavo a dire su quanto accaduto in alcune piazze di altrettante città europee, dove, appartenenti a varie tifoserie, avevano messo in scena un nuovo copione dal titolo “divertiti a mortificare il mendicante“. Continua a leggere “Stelle attraversano l’Europa”
Stranieri attraverso il tempo
“Vedere gli stranieri derelitti, coi bambini in spalla, e i poveri bagagli, arrancare verso i porti e le coste in cerca di trasporto”.
“Vi piacerebbe allora trovare una nazione d’indole così barbara che, in un’esplosione di violenza e di odio, non vi conceda un posto sulla terra, affili i suoi detestabili coltelli contro le vostre gole, vi scacciasse come cani, quasi non foste figli e opera di Dio, o che gli elementi non siano tutti appropriati al vostro benessere, ma appartenessero solo a loro? Che ne pensereste di essere trattati così? Questo è ciò che provano gli stranieri. Questa è la vostra disumanità”. Continua a leggere “Stranieri attraverso il tempo”
La Pantera
Era il 1989 quando a Palermo nasceva il primo movimento studentesco nella storia della Sicilia e l’ultimo nella storia d’Italia (un libro pubblicato in questi giorni celebra questo avvenimento). A dicembre dell’89 tutto ebbe inizio (e come sarebbe potuto essere altrimenti) dalla facoltà di Lettere (il corpo basso) e poi si estese alle altre facoltà, a Palermo prima, in Sicilia e in Italia dopo. Continua a leggere “La Pantera”
Dona nobis pacem
Un altro racconto della serie africana. Anche questo frutto non troppo maturo di un’esperienza che però ha prodotto in me un’idea completamente nuova riguardante il senso e l’importanza dell’educazione e della scuola per la persona e per la società all’interno della quale la persona vive Continua a leggere “Dona nobis pacem”
Quando udii al tramonto del giorno
Un canto d’amore. Un canto di pace. La felicità in “luoghi lontani dal mondo”. Questa poesia di Walt Whitman è stata anche il mio canto nuziale. Continua a leggere “Quando udii al tramonto del giorno”
Khorakhané
Sono già passati diciassette anni da quando Fabrizio De Andrè ci ha lasciati. Diciassette anni senza una sua parola nuova. Abbiamo perso tanto. Continua a leggere “Khorakhané”
Piccola serenata diurna
Un piccolo capolavoro di Ivano Fossati e di Silvio Rodrìguez. Nell’interpretazione di Fiorella Mannoia. Anche questo un canto di pace…ma a quale costo?
Di la dal ponte
Scorro una ad una le 100 foto che per la Reuters sintetizzano meglio i fatti di quest’anno che sta finendo. Colpisce naturalmente più di ogni altra cosa il contrasto prodotto da questo alternarsi (apparentemente) disordinato di immagini. La sensazione che ne deriva immediatamente è connessa con l’affannarsi scomposto dell’essere umano fra cose insignificanti e immani tragedie (prodotte a volte da cose insignificanti), fra il riso e il pianto, la gioia e il dolore, il gioco e la guerra. Se si analizza la sequenza con più attenzione ci si rende conto però di come la maggior parte delle immagini ha a che fare con il dolore piuttosto che con le gioia. E anche quelle “leggere” riguardano più il divertimento (se non l’assoluta vanità) che veri momenti felici. Continua a leggere “Di la dal ponte”
Chi resta saldo?
Tante cose mi stupiscono, mi addolorano e mi confondono fra quelle che accadono in questo tempo. L’attentato all’aereo russo in Sinai, i fatti di Parigi, l’immediata ritorsione francese in Siria, l’attacco all’hotel di Bamako in Mali, l’uccisione degli uomini della guardia presidenziale a Tunisi, l’abbattimento dell’aereo russo sui cieli turchi (???). Continua a leggere “Chi resta saldo?”