Non riesco a credere che Sergio Endrigo non avesse in mente “Dove la luce” quando ha scritto “Quando c’era il mare”. Lascio, a chi leggerà e ascolterà questo post, la suggestione. Continua a leggere “Due voci per le Spiagge (Colline) d’oro”
Categoria: Due voci per…
Due voci per Quello che non siamo
Non nutro dubbi circa il fatto che Francesco Guccini nello scrivere la sua “Quello che non siamo” abbia trovato ispirazione nella montaliana “Non chiederci la parola“, mi chiedo se nell’ultima raccolta di tutte le sue canzoni, da poco in vendita con il titolo “Se io avessi previsto tutto questo“, lo dichiari esplicitamente. Continua a leggere “Due voci per Quello che non siamo”
Due voci per Glia e Glio
Per quello che ne sono soltanto in due si sono cimentati con queste sillabe nel tentativo (riuscito in entrambi i casi) di ricondurle a “materia poetica”. Si tratta di Renzo Pezzani e di Eugenio Montale…a voi il “gusto” del confronto. Continua a leggere “Due voci per Glia e Glio”
Due voci per l’appartenenza (uno sguardo all’indietro)
Apparteniamo ad un luogo o ad un tempo. A volte ad entrambi. E’ quella che chiamiamo la nostra storia, le nostre radici. Continua a leggere “Due voci per l’appartenenza (uno sguardo all’indietro)”
Due voci per un topo
Tanti anni fa mi trovavo a casa di amici. Non molto felice di essere li. Il perché di questa mia infelicità non lo ricordo più. Fatto sta che ad un certo punto la padrona di casa dichiara di avere un topo in una stanza, del quale non riesce a liberarsi. Per meglio dire: da giorni ha isolato la stanza incriminata e non la considera più nemmeno parte della quadratura della casa. Mi offro immediatamente per stanare il roditore. Gli altri restano trepidanti in attesa nella stanza più lontana da quella dove si annida l’invasore. Continua a leggere “Due voci per un topo”
Due voci per la Madre
Un altro confronto. Nuovamente Salvatore Quasimodo (più vicino a me anche solo per “affinità geografica” e perchè la madre da lui raccontata assomiglia di più a quella che mi ha brevemente accompagnato) e Giuseppe Ungaretti. Due racconti diversi, ognuno testimonianza di diverse sensibilità ma anche di due figure di madre completamente differenti. Anche se non amo le generalizzazioni direi che la prima è portatrice di una “preoccupata dolcezza meridionale” e la seconda esemplare nella sua “concreta durezza settentrionale”. Continua a leggere “Due voci per la Madre”
Due voci per il Padre
In questi giorni abbiamo tanto letto a proposito della vendita da parte di Alessandro Quasimodo della medaglia del Nobel del padre. Ho trovato come sempre poca chiarezza negli articoli che ho letto, poca chiarezza che ho attribuito alla poca conoscenza della storia familiare del poeta oppure al fatto che non la si volesse raccontare tutta. Continua a leggere “Due voci per il Padre”
Due voci per Trieste
Mi piace Trieste. Mi piace Sergio Endrigo (tutto). Mi piace Umberto Saba (non tutto ma molto). Mi piacciono i luoghi che ispirano le persone e le portano a produrre, a loro volta, ispirazione per altri. Mi piacciono i corto circuiti fra le idee e fra le persone. Mi piace trovare correlazioni fra le cose. Mi piace sentire come, quando la rete delle correlazioni comincia a vibrare, viene prodotta “musica”. Mi piace cogliere come uno stesso luogo fa vibrare corde diverse dentro ognuno di noi. Mi piacciono coloro che usano le parole non per alterare la trama della rete ma per mostrare la bellezza che in essa è contenuta. Di seguito due “poesie” per cantare la stessa città. Continua a leggere “Due voci per Trieste”