Anni fa mi sono imbattuto in un libro di Michael Pollan dal titolo “La botanica del desiderio“. In questo interessantissimo saggio Pollan propone una tesi molto originale. Non soltanto sostiene che le piante non siano li, passive, a farsi mangiare ed usare da noi (e questa era una considerazione che sulla base dei miei studi avevo già maturato dentro di me), ma che addirittura siano in grado di manipolarci, un po’ come fanno alcuni fiori con le api, per le loro finalità. Continua a leggere “La botanica del bisogno”
Categoria: Camminare…
Verso il Passo del Lupo
Zaccheo ha quasi 10 anni. Un lasso di tempo che corrisponde al periodo migliore della mia vita. Talmente buono da non essermi accorto di avere lasciato per strada alcune cose importanti. In giro per l’isola. In giro per il mondo.
Oggi parto per recuperarne una lasciata su un passo di montagna. Sono certo che sia ancora li. Non altrettanto sicuro di riuscire a raggiungerla. Vedremo. Io comunque almeno ricordo la strada e ad accompagnarmi ho amici. Continua a leggere “Verso il Passo del Lupo”
Camminare 3.0
Camminare anche ai giorni nostri – e soprattutto ai giorni nostri – diceva Jaques Lacarrière “non è tornare ai tempi del neolitico, ma piuttosto essere profeti”. Continua a leggere “Camminare 3.0”
Camminare 2.0
Negli anni ’90 i miei amici Salvo e Anna mi regalarono il libro di David Le Breton “Il Mondo a Piedi“. E’ un libro al quale sono molto affezionato perché ha dato una struttura antropologica, sociologica e filosofica al mio amore per l’escursionismo e perché mi ha fatto scoprire i libri di Le Breton che in tanto altri campi sono stati per me fonte di ispirazione e illuminazione.
In questi giorni sono venuto in possesso di una delle sue ultime opere, pubblicata in Italia nel 2015, dal titolo “Camminare – elogio dei sentieri e della lentezza” che si pone in continuità con l’opera citata in apertura a questo post. E’ anche questo un libro molto bello che mi ha fornito tanti spunti di riflessione, buoni per questo tempo in cui mi accingo a ricominciare a camminare “seriamente”. Continua a leggere “Camminare 2.0”
Insieme
Abbiamo intrapreso un nuovo cammino che ci conduce su sentieri solitari. A darci forza è la convinzione che sta bene con gli altri colui che è capace di stare bene con se stesso.
Ancora una volta Amici Miei il mio cuore è pronto ad accogliere le vostre parole e le vostre azioni e a reputarle vere e giuste. Continua a leggere “Insieme”
La marcia dello Zingaro
Io oggi celebro.
Sono passati 36 anni.
E’ difficile crederci ma è così.
36 anni da quando, in quella bella mattinata di maggio, ci siamo incontrati all’ingresso di quella galleria che allora odiavamo perché rappresentava l’inizio della fine, il simbolo tangibile di un popolo incapace di tutelare la propria storia, la propria terra. Continua a leggere “La marcia dello Zingaro”
Il Rifiuto
Non ricordo quando l’ho scritta. Non ricordo l’anno ma ricordo il tempo. Ricordo che ero reduce dalla lettura di un interessantissimo libretto di Giuliano Toraldo di Francia intitolato “il Rifiuto” (da qui il tributo del titolo) che mi aveva consigliato il mio amico Maurizio, ricordo che la mia testa era piena di un’idea che per tanto tempo mi avrebbe accompagnato: l’idea del vagabondaggio. La mia vita era tutta proiettata verso una totale apertura fisica e mentale nei confronti del nostro pianeta, dei suoi ambienti, dei suoi sistemi, delle creature che in esso abitano. Continua a leggere “Il Rifiuto”
Abitare il tempo
Svegliarsi. Riassestarsi all’interno del sacco a pelo. Riaddormentarsi. Svegliarsi nuovamente. Chiedersi se il suono che si sente sulla tenda è prodotto da gocce di pioggia o da foglie che cadono dagli alberi. Percepire il vento che piega leggermente la tenda verso il tuo viso. Addormentarsi nuovamente. Svegliarsi nel momento in cui la notte lascia il posto al giorno e a sancire questa alternanza c’è solo il canto improvviso degli uccelli. Aspettare nel sacco a pelo caldo che venga l’ora di alzarsi. Vedere la condensa sul telo della tenda che si raccoglie in gocce e le gocce in rivoli che scivolano giù. Sentire che gli altri cominciano a svegliarsi. Continua a leggere “Abitare il tempo”
Dove il lago incontra il fiume
Ci sono due amici cari verso i quali sono debitore di un dono prezioso: mi hanno insegnato ad osservare gli uccelli.
Non dimenticherò mai i giorni trascorsi con Maurizio per paludi e boschi toscani, fermi per ore dentro improbabili capanni infestati dalla “gatta porcina”. E il Marangone dal Ciuffo a Capraia che ci fece ridere fino quasi a star male e ci convinse che se poteva farlo lui anche noi avremmo dovuto fare un bagno nel mare in tempesta. Continua a leggere “Dove il lago incontra il fiume”
Cosa non si fa…
Stimo tantissimo le piante carnivore. Il fatto è che mi piacciono i ponti. Mi piacciono i ponti fra le persone. Mi piacciono i ponti fra le idee. E quindi mi piacciono anche i ponti fra le nicchie ecologiche. Continua a leggere “Cosa non si fa…”