Sui sassi dello Zingaro

Oggi danzo
sui sassi dello Zingaro.
È danza goffa, lo so,
perché mi manca
la stoffa del ballerino.
Incerti infatti
sono i miei passi,
incerto persino il cammino.
Si piega l’anca,
si torce il ginocchio,
eppure il mio occhio
danza continua a vedere,
il mio cuore
musica a sentire.
Lasciatemi dunque dire,
un po’ baro
e un po’ mestatore,
(forte della lessicologica
ma non della sintassi)
che non zoppico,
non incespico,
non inciampo,
ma bensì oggi danzo
sui sassi dello Zingaro.

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