Poesia è il nome che do
a quel mondo parallelo
dove il velo della realtà si strappa
e la cappa dei pensieri inutili
s’alza e scompare.
Resta solo quest’alba,
puntuale e fedele,
il suono della voce del figlio
che giunge da lontano,
la mano da stringere
nel buio della stanza.
Resta ancora
un miglio a compiere,
l’odore buono del pane,
restano i cieli tersi
attraverso i quali
le cime dei monti
intuisco a distanza,
restano le rime,
restano i versi.