MENO QUATTRO (- 4)
Mancano QUATTRO giorni allo sciopero mondiale per il clima e alla manifestazione palermitana alla quale invito nuovamente i miei amici a partecipare..
Come promesso anche per oggi propongo un’azione esemplare: stamattina con i Piccoli ci siamo sguinzagliati per la casa a cercare elettrodomestici con eventuali spie e lucine accese. Ne abbiamo trovate più di quante immagginassimo potessero essercene a casa nostra…tutte spente. Un minuscolo pezzetto di energia conservato per domani che sommato a tanti altri minuscoli pezzetti di energia potrebbe garantire una bella scorta per il futuro.
Il mio post di oggi è un po’ fuori tempo. Una poesia scritta in occasione di un solstizio estivo in un momento in cui mi sembrava (e purtroppo lo penso ancora) che troppo male avessimo fatto al nostro Pianeta fino al punto di averne anche “guastato” l’estate.
00:34
Di questa notte è il minuto
in cui l’estate è arrivata.
Io sul mio letto seduto
lei che bussava all’entrata.
Ho aperto la porta,
era ferma sulla soglia,
con la sua veste corta,
ed in mano una foglia.
D’acqua un bicchiere.
uno sguardo, un sorriso,
un secondo per bere,
una ruga sul viso.
“Non colgo più il momento,
il colore, la foggia,
ora ribolle il vento,
poco dopo, la pioggia”.
“Dove più i miei tramonti,
il profumo, la frutta?
Prosciugate le fonti
di una terra distrutta”.
Non sapevo che fare
se non legger fra le righe
un profondo dolore
a piegare le spighe.
E le ho preso le mani
nella notte che vola
“Aspettiamo domani,
non ti lascio da sola”.