Mio Adorato stamattina per te è un nuovo inizio. Anzi un inizio al quadrato (buono per quando ti insegneranno le “potenze”).

Non è solo il primo giorno di scuola. E’ il primo giorno di scuola in una scuola nuova. Lo sappiamo che non si cambia in quinta elementare. Ma non è stato possibile evitarlo. Una storia di relazioni difficili lo ha imposto, tu lo hai chiesto con forza, noi non abbiamo potuto fare a meno d’essere d’accordo.

Ti ha condotto fino a qui una maestra bellissima che ti ha fatto tanti doni fra i quali il più grande è stato forse quello della fantasia. Speriamo che adesso troverai sulla tua strada una maestra nuova che ti faccia il dono della disciplina (non quella che riguarda il comportamento, perché tu sei un bravo bambino, ma quella disciplina che ti darà strumenti per andare oltre l’impeto, la passione, l’ispirazione).

In ogni caso ricordati che “noi veneriamo i maestri” e così vogliamo che sia anche per te. 

Questi che hanno preceduto il nuovo inizio sono stati giorni difficili fatti di molti pianti e di altrettanti silenzi. E ancora più difficili sono state le notti fatte di poco sonno e di troppi sogni.

Poi con il sogno di stanotte, da bambino “ordinato nel pensiero” quale sei, hai messo il sigillo alla lunga serie. Sognavi di entrare in una classe vuota, senza banchi ne sedie, senza cattedra, senza libri e senza bambini. C’era solo una maestra al centro della stanza, senza volto, “con la faccia bianca” come hai detto tu.

Ogni tanto i sogni assomigliano molto alla realtà. Ma non preoccuparti Mio Adorato perché nelle prossime ore questa classe si riempirà. Compariranno i mobili e le suppellettili, arriveranno i compagni e le compagne e la maestra assumerà una fisionomia, avrà presto un volto.

Oggetti e soggetti da porre in relazione. Questo è il vero inizio, la vera sfida. Creare una rete capace di vibrare producendo un suono buono. Questa è la vera opportunità. 

Non temo la tua strategia di sopravvivenza che ti ha portato in una situazione difficile a prediligere la relazione con “i forti”, conto sulla tua compassione che ti rende solidale con i deboli.

Non temo il tuo desiderio di essere te stesso a dispetto di genitori “ingombranti” quali siamo, conto sulla tua attenzione nel fare crescere e curare i semi buoni che siamo riusciti a piantare nel tuo cuore.

Non temo le tue paure che ti portano a temere gli spettri del nostro tempo, conto sulla tua capacità di discernere, ancora così piccolo, fra ciò che è bene e ciò che non lo è servendoti della bussola che io e la mamma ti abbiamo regalato all’inizio di questa nostra storia.

Infine conto su Zaccheo al quale ho insegnato ad arrampicarsi sul sicomoro e che dall’alto è capace di distinguere con chiarezza le cose e di rispondere alla chiamata. 

Da parte tua Mio Adorato tu conta su di noi per tutto, conta su di noi sempre.

10 pensieri su “Nuovo inizio

  1. E son certa che così sarà per vostro figlio, Francesco.
    Quanto ha ricevuto lo ha tesaurizzato..
    E saprà utilizzarlo al meglio.
    Sarete ancora fieri di lui…
    Mio suocero ( morto quando il mio 1 figlio che si chiama come lui aveva appena un anno) amava ripetere:”Se volete fare davvero un regalo ai figli, dategli una infanzia serena”…
    Lui non l’aveva avuta: era cresciuto in orfanotrofio..

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