Ieri ho avuto la prova inconfutabile che il mondo sta finendo.

No, niente pioggia di sangue o angeli infuocati che attraversavano il cielo.

Solo la sensazione che ancora una volta il limite è stato superato, come scrivevo in due post di qualche tempo fa (“Quale è il limite” e “Quale è il limite? 2.0“).

Io in macchina che aspetto di entrare in palestra del Grande. Fuori il diluvio. Improvvisamente davanti a me un signore di una certa età. Cappello e giacca che non riescono nemmeno vagamente a fare fronte a quella cascata d’acqua che viene giù dal cielo. Lui evidentemente fradicio con in una mano un guinzaglio all’altra estremità del quale deve stare un cane che non distinguo bene. Nell’altra mano ha un ombrello.

Solo che l’ombrello non è per lui. E’ un ombrello capovolto e serve a proteggere il cane dalla pioggia.

Ecco questa mi sembra una situazione che ricada ben oltre il limite sul quale si ferma il senso delle cose.

13 pensieri su “Quale è il limite? 3.0

  1. Francesco, come puoi ben immaginare Gaetano, il cane di Cheddonna, ha l’impermeabile e l’ombrello personali… Il passeggino no, date le sue dimensioni, ma lei avrebbe tanto voluto un cane piccolo, da portare a spasso nel trasportino di Vuitton…

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      1. In effetti😉…
        Seriamente, i cani nel passeggino non si possono proprio vedere, sull’ombrello sarei meno drastica: a me non piacciono nemmeno cappottini e impermeabilini vari, ma l’odore di cane bagnato, se si vive in appartamento, può effettivamente dare fastidio.

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