Il bambino è cresciuto e adesso è un ragazzo.

Il bambino è cresciuto bene, ha mantenuto il suo sorriso.

Adesso va alla scuola secondaria, sono passati 13 anni.

Ci manda un saluto, anche la sua voce è sempre la stessa.

Dimentica di salutare suo fratello Zaccheo, deve essere stata una dimenticanza prodotta dall’emozione, sono certo che pensi a lui nei giorni che trascorre sull’altopiano.

Stefania ci dice : “Un altra cosa, ho chiesto a Josephu e non gli manca nulla nel senso che ha l’uniforme, la tuta e i materiali scolastici che gli servono. Però sia lui che Upendo chiedevano se sarei tornata. Pensavo che magari qualche domenica posso andarli a prendere gli faccio una torta, guardano un cartone e poi li riaccompagno che dici si può? Dalla scuola dicono che la domenica sono liberi”.

Mwanangu, figlio mio straniero, amore mio improprio, sappi che quella torta che mangerai, per ragioni che non ti posso spiegare, è come se te l’avesse fatta questa tua madre di qui, che tanto brava è a farle. Sappi che accanto a te, mentre vedrai il cartone ridendo, ci saranno seduti i tuoi due fratelli di qui, e ti faranno festa e come sempre Zaccheo si divertirà a fare il fratello minore con te. Perdona le troppe domande che ti farà Cesare in una lingua che misteriosamente capirai.

Chiedo al Signore uno sguardo abbastanza ampio da includere tutte le immagini di questa scena che si svolgerà contemporaneamente, ma in due continenti.

Chiedo al Signore un cuore abbastanza grande da permettermi di contenerla tutta, assieme alla gioia che produrrà.

8 pensieri su “Mwanangu

  1. Sono felice che Josephu cresca bene, i suoi occhi ed il suo sorriso sono sempre gli stessi, felici di mostrarli con gioia e semplicità. Il mio ricordo è di un bimbo piccolo e gioioso, adesso è grande Josephu è orgoglioso di avere una famiglia “altra” che gli vuole bene. Grazie per la condivisione Francè.

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