Accade un fatto per me misterioso. Tanto per rendere ancora più “traumatico” il mio abbigliamento, da maggio a novembre, smetto le mie calzature da trekking invernali ed indosso un paio di sandali. Non mi lasceranno più durante la primavera, l’estate e gran parte dell’autunno.

I miei alluci, che finalmente riconquistano la luce del sole, stenteranno poi a riabituarsi alla clausura invernale.

Le reazioni prodotte dal mio abbigliamento quotidiano subiscono effetti moltiplicativi quando gli occhi delle persone incrociano i miei piedi.

Lunghi ed imbarazzati silenzi “ascensoristici” si alternano ad espressioni molto perplesse.

Ma fra tutte, la reazione la più strana e consueta è la seguente. Moltissime persone, fra coloro che non mi conoscono, quando mi vedono con i sandali a piedi sono portate a farmi una incomprensibile ed inquietante domanda: “ma lei appartiene a qualche ordine religioso?”.

La serietà con la quale viene posta generalmente la domanda mi porta a pensare che non si nasconda dietro essa alcuna volontà derisoria. Mi chiedo allora: ma da dove può mai nascere una domanda del genere? E perché mi viene posta con tanta frequenza? Può in qualche modo il mio nome “Francesco” essere collegato a questo misterioso comportamento? E’ magari la mia barba a provocare una reazione del genere? Oppure sono dotato di una qualche espressione o caratteristica ascetica che io per primo non mi riconosco?

In ogni caso si tratta di una di quelle situazione che ti fa pensare che se è vero che l’abito non fa il monaco, non altrettanto si può dire per i sandali.

6 pensieri su “I sandali

  1. Se ci fermiamo alla superficie, l’abito fa il monaco, eccome se lo fa! Naturalmente il vero monaco si trova molto al di là del suo saio. Immagino che i tuoi sandali, ad uno sguardo superficiale, ti rendano molto “francescano”. Così va il mondo. Tempo fa mi regalarono un paio di autentici zoccoli olandesi. Dopo averli indossati in casa, per esercizio, perché per me sono difficili d guidare come un paio di scarpe coi tacchi a spillo, nonché altrettanto scomodi, avevo fantasticato di indossarli in ogni occasione e con ogni tipo di abbigliamento per vedere se, anche loro sortivano “l’effetto monaco” o se passavano inosservati. Poi il progetto è rimasto tale, peccato! Meno male che i tuoi sandali un po’ mi hanno aiutato a farmi un’idea. 😉

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