A due giorni dalla Marcia dello Zingaro posto nuovamente un articolo pubblicato quasi un anno fa, all’indomani di un bellissimo trekking nel cuore dello Zingaro. In quel luogo dove adesso, immagino, non sia sopravvisuto uno solo degli azzeruoli che resero più leggero il nostro cammino.

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Anni fa mi sono imbattuto in un libro di Michael Pollan dal titolo “La botanica del desiderio“. In questo interessantissimo saggio Pollan propone una tesi molto originale. Non soltanto sostiene che le piante non siano li, passive, a farsi mangiare ed usare da noi (e questa era una considerazione che sulla base dei miei studi avevo già maturato dentro di me), ma che addirittura siano in grado di manipolarci, un po’ come fanno alcuni fiori con le api, per le loro finalità.

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