Sembrerebbe che per la prima volta che delle molecole organiche vengono osservate su una cometa senza il dubbio che siano frutto di contaminazione. Le sostanza in questione è la glicina. La cometa studiata è la 67P/Churyumov-Gerasimenok salita agli onori della cronaca – nonostante il nome complicato – perché raggiunta e studiata dalla sonda dell’Agenzia Spaziale Europea, Rosetta nel 2014.

Secondo una delle teorie sull’origine della vita, le molecole organiche si sarebbero formate nello spazio sfruttando l’energia delle stelle e l’acqua e avrebbero utilizzato come vettore le comete. Cadendo queste ultime sulla Terra, l’avrebbero “fecondata” con i loro elementi. 

Questa idea della vita vista non come peculiarità esclusiva del nostro pianeta ma addirittura come prodotto esoplanetario che il nostro universo sparge attraverso le comete mi sembra terribilmente suggestiva e molto poetica (oltre che scientificamente attendibile).

5 pensieri su “I semi dell’Universo

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