Un canto qualunque

E se fosse il mio canto
solo un canto stonato
che intono al mattino
per sentire vicino
ciò che mai è ritornato?

Un canto qualunque
fatto di note banali
e parole ritrite
che non cambiano vite,
che non mettono ali?

Fosse anche una nenia,
o un’assurda preghiera
di cantarlo non smetto
sull’altare che ho eretto
al calar della sera.

Creare un giardino

Creare un giardino

Creare un giardino

ai confini del mondo

e lì stare vicini,

lì aspettare un secondo

per vedere calare

altro sole in quel mare.

Creare un giardino

dove c’era il deserto

e insieme alla sera

ascoltare il concerto

di uccelli a cantare,

di note in levare.

Creare un giardino

per scoprire il segreto,

dentro quello stormire

di bambini su un greto,

che bisogna volare,

che la vita è un altare.

Abbiamo sbagliato tutto

Abbiamo sbagliato tutto

Abbiamo sbagliato tutto. Abbiamo sbagliato.

Dobbiamo recuperare, fare in fretta. Abbiamo dimenticato questioni che sembravano elementari, e lo erano. Abbiamo trascurato problemi che sembravano banali, e lo erano.

Richiamiamo i figli alla casa. Invitiamoli a ritornare dal loro pellegrinaggio, ché il mondo è buono per il cimento e per fortificare l’animo, ma il terreno giusto per le radici è qui e non altrove. Continua a leggere “Abbiamo sbagliato tutto”