Scrivo poesie. Poi me ne dimentico. Ogni tanto le ritrovo e le rileggo e penso “ma questa l’ho scritta io? Sai che non è tanto male?”. E allora le pubblico nuovamente e ogni volta sono sempre meno mie.
Ogni sera, da mesi, io e il mio ragazzo grande facciamo una passeggiata. La strada è apparentemente sempre la stessa: da casa fino alla nazionale e ritorno. Che novità potranno mai esserci in un cammino sempre uguale?
Eppure basta cambiare la prospettiva, immaginarsi a testa in giù, mentre da veri acrobatii camminiamo le vie del cielo. Che sono sempre diverse e meravigliose.
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