In verticale con il nucleo c’è il pozzo.
E un tratto d’arco a fingersi segmento
per il poco cemento, per l’orto e la terra.
Di nuovo verticale ad incontrare il cielo
dove allignano alberi e gli uccelli giungono
da luoghi inimmaginabili e ci regalano
canti e colori.
Odori nell’aria a questa geometria sottesa
e la sorpresa sempre nuova dell’alba,
e la sorpresa sempre nuova del tramonto.
L’attesa del racconto alla sera.
Gli occhi di Vera, le risa dei bambini.
Credo che questo e nient’altro
sia la mia casa.