Discorso vetero “qualche cosa” sulla cucina intesa come arte

Discorso vetero “qualche cosa” sulla cucina intesa come arte

Si fa sempre più stentorea la voce di chi sostiene che la cucina sia una forma d’arte.

Se così fosse, coloro che sostengono questa tesi dovrebbero, con voce almeno forte altrettanto, sostenere di conseguenza che è necessario creare delle realtà, alla stregua di quelle museali, all’interno delle quali, nazioni che si definiscono civili e democratiche rendano il frutto di quest’arte disponibile a tutti a costo zero o, come si diceva un tempo, pagando unicamente un “prezzo politico”. Sarei veramente felice di potere vedere la nascita di istituzioni museali sul cibo e la cucina (non parlo di situazioni tipo “Fico”, il parco di divertimenti sul cibo a cura di Eataly che sta aprendo i battenti a Bologna) all’interno delle quali tutti (soprattutto quelli che ne hanno realmente bisogno) possano entrare e nutrirsi gratuitamente con cibi d’alta cucina. Continua a leggere “Discorso vetero “qualche cosa” sulla cucina intesa come arte”

Quantificare l’inquantificabile

Quantificare l’inquantificabile

Da giorni sono impegnato in una riflessione. Alcune notizie di stampa l’hanno sollecitata. Per provare a dare sostanza al mio pensiero ho dovuto recuperare lettura fatte più di 25 anni fa e che hanno lasciato in me un segno profondo in un tempo in cui credevamo di essere ad una nuova svolta della storia di questo paese (faccio riferimento ai giorni de “La Pantera“).

Provo adesso a dare ordine a queste idee nella speranza di riuscire a sintetizzarle all’interno di un pensiero unico. Continua a leggere “Quantificare l’inquantificabile”