Mi rendo conto che questa è abbastanza esoterica, ma sicuramente originale.
Tag: Sicilia
L’atto dell’amare
Come è difficile amare qualcuno, qualcosa, in questa terra.
Amare un figlio,
amare un fiume,
amare la terra stessa.
Chè non ti si contesta nemmeno più il privilegio dell’avere,
ma l’atto stesso dell’amare.
Ritorno al futuro
Se mi donassero un giro, un giro solo su una macchina del tempo, io so “quando” andrei. Tradirei i miei adorati dinosauri e sceglirei di tornare indietro di “soli” 2300 anni. Quanto al “dove” sceglierei di restare dove mi trovo.
Perché più di tutti, se mi donassero questo giro, è la mia isola che vorrei visitare in quel tempo.
Affronterei con fatica il passo impervio di Portella del Garrone per regalarmi la visione di ciò che non è ancora la Conca D’Oro e di una splendente Zyz, bella come un fiore, che si apre al mare con i petali dei suoi fiumi. Continua a leggere “Ritorno al futuro”
Alla base
Ho la sensazione precisa e dolorosa che nei prossimi mesi gli abitanti della Sicilia e di Città del Capo (tanto per citarne un paio che hanno diritto all’onore delel cronache) dovranno tragicamente confrontarsi con il primo livello della Piramide di Maslow.
Spero con tutto il cuore di sbagliarmi, ma potrebbe essere solo l’inizio.
E’ questo il cimento?
Solo ieri camminavamo i sentieri del grande giardino. 15 gradi e pioggia battente. E noi, come cormorani inversi, ad offrire alla pioggia e al freddo la maggiore superficie possibile sperando in un accumulo di cui noi umani non siamo capaci.
Camminavamo e ci bagnavamo, camminavamo ed aprivamo la bocca per riempirla di tutte le gocce possibili che a dire dei miei bambini sanno di limone e di fragola. Continua a leggere “E’ questo il cimento?”
Canto d’amore
Come sei bella mia amata stamattina, come sei bella.
Con il vento che ti lucida il cielo e il mare che finge burrasca per accarezzarti i fianchi.
Come sei bella mia amata stamattina, come sei bella.
Lasciamo alla notte l’incubo del fuoco e risvegliamoci in questo giorno nuovo di nuvole e cobalto. Continua a leggere “Canto d’amore”
Il Maestrale canta
Ieri pomeriggio per un attimo è giunto il Maestrale. Lo sapevo che stava arrivando, ancora prima di sentirlo. Perché il tempo passato a cercalo andando su e giù in moto per la via Regione Siciliana nel periodo della mia vita in cui facevo cose veramente strane, mi ha insegnato a leggere i segni, a riconoscere le note del suo canto già sullo spartito del cielo. Di seguito i versi nati da questa emozione sempre grande, sempre nuova. Continua a leggere “Il Maestrale canta”
Cassandra
Mi dispiace vestire i panni di Cassandra. Di mio sarei una persona positiva, ottimista di natura, uno di quelli che si sveglia la mattina carico di entusiasmo e con il sorriso sulle labbra.
Da qualche giorno il sud dell’Italia sta bruciando. Ha cominciato la mia isola (sappiamo sempre essere i primi nel peggio) e adesso cominciano ad arrivare notizie di roghi devastanti dalla Campania, dalla Puglia, dalla Calabria.
Che cosa mi stupisce di tutto ciò? Mi stupisce lo stupore della gente. Continua a leggere “Cassandra”
Figlie di divinità minori
Ci sono i grandi santuari.
Quelli mi fanno una brutta impressione.
Nonostante io professi in maniera appassionata ed incerta la religione di quell’uomo che 2000 anni fa decise di accertarsi, attraverso un breve passaggio, che anche in questo angolino remoto di universo arrivasse un refolo di quella buona novella, di quell’aria nuova, i grandi santuari mi fanno una brutta impressione. Continua a leggere “Figlie di divinità minori”
Fra scirocco e maestrale
Alla fine tutta la vita su questa isola sembra passare così: fra scirocco e maestrale, fra maestrale e scirocco. Sembra una mia poesia di tanti anni fa e invece l’ho scritta oggi. Che strano. Continua a leggere “Fra scirocco e maestrale”