In cammino sul sentiero costiero dello Zingaro. Raggiungo i due fratelli e cugino che già, chissà da quando e perché, hanno cominciato uno dei loro sproloqui attorno al concetto “Sul Livello del Mare”. Le affermazioni sono del seguente tenore: “in realtà uno non sarà mai al livello del mare…anche quando è immerso in acqua ha una parte al di sopra del livello del mare e una al di sotto…anche su una tavola da surf sei 3 centimetri sopra il livello del mare” e via dicendo. Ad un tratto Zaccheo con chiaro intento triviale dice “in realtà l’unico che si può dire fosse al livello del mare era Gesù quando camminava sulle acque”. Il Piccolo naturalmente abbocca: “ma che dici…tanto lo sai pure tu che Gesù è una legenda!”. Suo fratello lo incalza:”non ti azzardare a dire una cosa simile alla nonna”. Il Piccolo si schernisce: “no…figurati…una volta che le ho detto una piccola cosa blasfema (e giuro che io mai e poi mai vorrò sapere quale è questa piccola cosa blasfema che ha detto alla nonna) quella mi ha tenuto un’ora in cucina raccontandomi di una volta che GESÙ gli ha detto ad UNO di AMMAZZARE SUO FIGLIO (il maiuscolo è a cura del redattore)”. Io e Zaccheo a quel punto, in un’accorata difesa dei testi sacri, di Abramo, di Isacco e di quattromila anni di tradizione cristiana, quasi all’unisono gli diciamo: “Cesarino, anche senza l’obiettivo della prima comunione, forse una passaggetto al catechismo male non ti farebbe”.
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I fiori del nespolo
Non c’è profumo per me che possa competere con quello dei fiori del nespolo. Ed è questo il tempo.
Non c’è per me profumo più dolce forse perché mi si è impresso nel cuore in tutti gli anni passati fra i nespoleti di Trabia, forse perché è il profumo della mia infanzia, del tempo in cui tutti sono buoni. Continua a leggere “I fiori del nespolo”
La marcia dello Zingaro
Io oggi celebro.
Sono passati 36 anni.
E’ difficile crederci ma è così.
36 anni da quando, in quella bella mattinata di maggio, ci siamo incontrati all’ingresso di quella galleria che allora odiavamo perché rappresentava l’inizio della fine, il simbolo tangibile di un popolo incapace di tutelare la propria storia, la propria terra. Continua a leggere “La marcia dello Zingaro”