Rivedere la pioggia
come fosse la prima volta,
tolta la benda
riconoscere il tuo viso
come non l’avessi
visto prima.
La rima mai scritta,
il riso ancora
non ascoltato.
Il commiato
che non diedi,
quello che non presi.
I giorni mai resi,
quelli che mi hanno rubato.
Il tempo andato,
il fato creduto tale,
ciò che vale
scambiato per spiccioli,
ciò che non vale
con voli pagato.
Il creato, l’artefice divino,
il bambino che mi guarda
senza un perché.
A te che importa
in questo preciso istante,
in questo minuto,
delle tante cose trovate,
delle tante che ho perduto?