Divieto

Divieto

Ho sognato papà.
Riordinavano assieme una stanza,
Forse una casa intera.
Era sera e le cose inutili
Le gettavamo una ad una
Al di là di una ringhiera.
Io non ho capito subito
Lui chi era
E dubito d’avere capito bene
Io chi sono.
Ecco dunque
Il dono che ti porto adesso:
Un me completo,
Un me complesso.
Di parlarne ad altri,
Del sogno, del dono,
Ti è fatto divieto.

Il ragazzo

Il ragazzo

Da qualche giorno
Abita in casa mia
Un ragazzo che non conosco.
Straniero, un po’ losco,
Mi gira attorno
Alto come un albero,
Bello come il sole.
Suole ogni tanto
Rivolgermi la parola
E quando lo fa
Dalla sua gola
Viene fuori una voce
Roca e potente
Mai sentita prima.
Il mio cuore però lo sa
Di chi è figlio
Questo ragazzo là:
Figlio è di quell’altro me
Che non abita più qua
E che torna ancora
Qualche minuto
Quando lo guardo
E dentro di me gli dico
“Amore mio
Quanto sei cresciuto”.

Esse

Esse

Via dei Leoni, svolta a sinistra, via Chiovaro, svolta a destra, via Giummari dritto fino alla Nazionale.

Non è l’estratto di una comunicazione GPS, è il percorso che ogni sera io e il mio Ragazzo facciamo dopo cena. Un’andata e un ritorno.

E’ una Esse, una lettera composta dall’intersezione fra tre Strade, una lettera che percorriamo di Sera, quando la giornata sta terminando ed io e lui ci ricaviamo questo tempo fuori dal tempo per stare assieme. Continua a leggere “Esse”

La morte degli Eroi

La morte degli Eroi

Quando ci si comincia ad inoltrare veramente sul sentiero dell’età si colgono sempre più spesso segnali che ci dicono: “stai invecchiando”. All’inizio si tratta solo di falsi allarmi.

Marquez dice che il primo segnale da prendere veramente in considerazione è quando ci si accorge, magari una mattina guardandosi allo specchio, che assomigliamo a nostro padre (questa vale naturalmente per gli uomini). Continua a leggere “La morte degli Eroi”