Ho sognato papà.
Riordinavano assieme una stanza,
Forse una casa intera.
Era sera e le cose inutili
Le gettavamo una ad una
Al di là di una ringhiera.
Io non ho capito subito
Lui chi era
E dubito d’avere capito bene
Io chi sono.
Ecco dunque
Il dono che ti porto adesso:
Un me completo,
Un me complesso.
Di parlarne ad altri,
Del sogno, del dono,
Ti è fatto divieto.
Tag: padre
Il ragazzo
Da qualche giorno
Abita in casa mia
Un ragazzo che non conosco.
Straniero, un po’ losco,
Mi gira attorno
Alto come un albero,
Bello come il sole.
Suole ogni tanto
Rivolgermi la parola
E quando lo fa
Dalla sua gola
Viene fuori una voce
Roca e potente
Mai sentita prima.
Il mio cuore però lo sa
Di chi è figlio
Questo ragazzo là:
Figlio è di quell’altro me
Che non abita più qua
E che torna ancora
Qualche minuto
Quando lo guardo
E dentro di me gli dico
“Amore mio
Quanto sei cresciuto”.
Quel canto
E cantiamola ancora questa canzone a Dio
troppo serio tu, troppo allegro io.
Aggrappati al ferro vecchio ancora una volta assieme,
tu a me abbracciato nel nuovo giorno che viene.
Con un occhio solo
Dormo con un occhio solo
per cogliere al volo
ogni tuo bisogno.
E’ il sogno che ti scuote?
Oppure è il brivido?
Livido è l’incarnato?
O è il riflesso delle luci di fuori?
A Zaccheo
Ora che il tempo si sdoppia
io smetto di essere bino,
tu smetti di essere coppia,
non più padre io, tu mai più bambino. Continua a leggere “A Zaccheo”
Cosa vorrebbe essere un padre
Pensieri stupidi di un padre fuori stagione. Continua a leggere “Cosa vorrebbe essere un padre”
Esse
Via dei Leoni, svolta a sinistra, via Chiovaro, svolta a destra, via Giummari dritto fino alla Nazionale.
Non è l’estratto di una comunicazione GPS, è il percorso che ogni sera io e il mio Ragazzo facciamo dopo cena. Un’andata e un ritorno.
E’ una Esse, una lettera composta dall’intersezione fra tre Strade, una lettera che percorriamo di Sera, quando la giornata sta terminando ed io e lui ci ricaviamo questo tempo fuori dal tempo per stare assieme. Continua a leggere “Esse”
Un’avventura in una goccia
Grazie Amore mio per l’avventura. Ché l’avventura non ha bisogno del Rio delle Amazzoni e nemmeno dell’Orinoco per realizzarsi. L’avventura sta in una goccia d’acqua così come il Mondo Selvaggio.
Abbiamo risalito il fiume impetuoso a piedi scalzi. Intrepidi fra la melma e rapide da operetta. Continua a leggere “Un’avventura in una goccia”
La morte degli Eroi
Quando ci si comincia ad inoltrare veramente sul sentiero dell’età si colgono sempre più spesso segnali che ci dicono: “stai invecchiando”. All’inizio si tratta solo di falsi allarmi.
Marquez dice che il primo segnale da prendere veramente in considerazione è quando ci si accorge, magari una mattina guardandosi allo specchio, che assomigliamo a nostro padre (questa vale naturalmente per gli uomini). Continua a leggere “La morte degli Eroi”
Ti regalo un sogno
Cara Cici,
stanotte ho fatto un sogno.
Deve essere accaduto poprio alla fine della notte perché mi sono svegliato che quasi albeggiava, e mi ricordavo ancora tutto benissimo, e ho sentito che dentro e fuori di me regnava una grande pace. Continua a leggere “Ti regalo un sogno”