Era settembre. 1983. Studiavo in Montana. Il mio secondo anno di agraria.
Sandro (il mio unico compagno italiano) mi convinse a fare un campo+trekking al Glacier Park. Continua a leggere “Ghiaccio”
Era settembre. 1983. Studiavo in Montana. Il mio secondo anno di agraria.
Sandro (il mio unico compagno italiano) mi convinse a fare un campo+trekking al Glacier Park. Continua a leggere “Ghiaccio”
Adoro andare in giro a piedi scalzi. Ho trasmesso questa “mania” ai miei bambini. Con i bambini basta veramente poco. La nostra moglie/mamma ci “odia” per questo. Lei è una donna “calzata” (ma anche lei a volte si lascia prendere e toglie le scarpe assieme a noi). Mio nonno, che credo mi amasse profondamente, in questo provava per me un genuino disprezzo. Lui uomo della montagna siciliana (le Madonie), con un preconcetto grande quanto una casa nei confronti della “gente della costa” (e la costa per i gangitani come lui era rappresentata da Cefalù) mi appellava “cifalutanu scavusu”. Continua a leggere “Vedere la Terra”
Ciò che gli anglosassoni sanno fare (e che a noi risulta praticamente impossibile) è non prendersi troppo sul serio e, al tempo stesso, non temere di perderci la faccia. E questo si rileva facilmente a quasi tutti i livelli: dal campo dell’educazione a quello della tutela ambientale, dal mondo accademico a quello dei musei. Continua a leggere “SEE”