Ma voi le conoscete
le regole del nostro pianeta?
Almeno quelle dell’angolo in cui vivete?
Come dissetare la sete,
come sfamare la fame?
E le lame di luce che al tramonto
intrecciano il cielo col mare,
le avete viste mai?
Siete mai stati sul confine dello scirocco
dove di colpo si rompe il suo dominio
e di carminio e porpora
si tinge la sera
e il maestrale vince finalmente?
Siete stati una notte intera
dove si sente il fiume
che sembra il respiro della terra?
E mi sapete parlare degli odori,
di quei cento gradi a circondare lo zero
che nulla hanno a che fare con i condizionatori,
delle verità incise
sulla remigante della ghiandaia,
del gioco della gravità
che di acqua ricolma le nuvole,
che di acqua ricopre la ghiaia
lì dove la sorgente compare.
Smettete di comprare,
per favore smettete.
Smettete di navigare mari
che non siano quello,
che come coltre azzurra,
avvolge il pianeta.
Fino a che c’è tempo
vostra sola meta sia
accettare l’invito,
vostra unica azione sia,
innanzi al roveto ardente,
ricevere con devozione
le tavole ove sono scolpite
le regole di quest’angolo di universo.