I Quattro Precetti

Deve esserci una preghiera

per ogni boccone di pane,

una preghiera a narici

ed occhi spalancati

per cogliere il miracolo,

per sentirne il profumo.

Un grazie per ogni dono,

fosse anche un respiro,

e un altro respiro,

e poi un battito,

e un altro respiro ancora.

E grazie, grazie, grazie,

e di nuovo grazie,

e poi un canto

intonato ogni volta

che sull’orizzonte

apparirà il sole.

Un canto sommesso

ed uno a squarciagola

a respingere le ombre

e fare spazio alla luce.

E infine un racconto

quando si inoltra la sera,

un altro durante la cena,

uno con la voce che trema

quando ti accorgi

che tutto ciò che ami

è ancora lì

davanti ai tuoi occhi.

Ed infine l’ultimo,

bisbigliato,

sul confine del sonno.