La mia famiglia ed altri animali

La mia famiglia ed altri animali

Gerald Durrel conoscendoci avrebbe probabilmente riscritto “La mia famiglia ed altri animali”. Io infatti vivo immerso in una nuvola animale che comprende me, una moglie, due figli, un numero inquantificabile di galline vive e galline fantasma (quelle che negli anni sono state fatte fuori dai cani randagi, dalle volpi e dalle martore ma che in una maniera o in un’altra continuano ad aleggiare nella nostra vita), due tartarughe di nome Darwin ed Ugo, un criceto “stabile” di nome Panzottino, un altro “pensionante” di nome Puffo, due famiglie di api per un numero complessivo di circa 60.000 individui e, fino a ieri, un gatto battezzato da me Teofilo e, in spregio ad ogni mia rimostranza, abitualmente chiamato Teo. Questa lista naturalmente difetta di tutta la parte “naturale” del nostro serraglio che fra ghiandaie, gabbiani, poiane, merli, insetti di ogni genere, rettili vari, basterà, dovesse essercene mai bisogno, a riempire tutta, esclusi come sempre i poveri leocorni, l’arca di Noè. Continua a leggere “La mia famiglia ed altri animali”

E se gli animali smettessero di morire?

E se gli animali smettessero di morire?

Il post che segue è frutto di una riflessione che in più momenti e forme si è presentato negli ultimi mesi nella mia testa. Una riflessione immatura che proprio per questo ha bisogno di una fase di confronto con chi vorrà prestarsi qui e altrove. Una riflessione immatura che per forza di cose nella sua forma scritta presenterà una punteggiatura fatta più da punti interrogativi che da altro.

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Il posto degli uccelli

Il posto degli uccelli

Il nostro giardino, immerso in quel che resta della campagna carinese, è una specie di oasi. Una gestione piuttosto selvaggia che pur dando una certa importanza al lato estetico finisce comunque per prediligere gli aspetti naturalistici del luogo, un utilizzo dell’acqua che per quanto parsimonioso rende il posto estremamente più rigoglioso di qualunque altro nel raggio di centinai di metri, la presenza contemporanea di riparo e cibo forniti dagli alberi da frutto, dall’orto, dai cespugli, ne fanno una meta irrinunciabile per gli uccelli in tutti i periodi dell’anno e soprattutto durante la stagione estiva. Continua a leggere “Il posto degli uccelli”