Un cielo vario
nel passaggio
fra ombre della notte
e luci dell’alba.
Il calendario
che dice dicembre
di questo impossibile maggio.
Un assaggio del campionario
di tutte le nuvole del mondo
che si squaderna
davanti ai miei occhi
e di cui non sono mai sazio.
Un solo spazio tipografico
è il divario che c’è
in questo mio oggi
fra il verbo sono
e l’aggettivo felice.