Sei misterioso ed inatteso Signore.
Del peso che porto sull’anima
ne fai piombo per la mia pesca miracolosa.
L’attesa di una tua parola
mi porta alla fine del giorno,
un indizio dato per inteso
al suo inizio mi conduce.
La luce è intervallo all’ombra
e il nome tuo più che mai
nell’incertezza e nel dubbio scorgo,
nella brezza la tua voce sento.
La guancia ti porgo
nell’attesa dello schiaffo
che mi imponga un limite.
E invece giunge insperata una carezza.