Sul confine

Stasera ho camminato
sul confine dell’autunno,
da un lato l’estate,
dall’altro l’inverno.
C’era odore di fumo nell’aria,
e in cielo stelle
grandi come un pugno.
Su un’orizzonte
a semicerchio aperto
cantava giugno
ancora la sua canzone,
mentre sull’arco opposto
gennaio la sua lama d’acciaio
a tramontana forgiava.
Soffiava uno scirocco incerto
ed io, nel mio deserto di certezze,
diritto negli occhi guardavo
un tempo che non so.

Deserto

Hai aperto per me

i cancelli del giorno

e mi hai condotto per mano

nel tuo deserto.

Mi hai offerto acqua di fonte

prima di iniziare il cammino

verso un segno vicino,

fino a un sogno lontano.

Camminando veloce

fra le dune del tempo

ho compreso che del deserto

non è cifra il silenzio

ma la tua voce.

Creare un giardino

Creare un giardino

Creare un giardino

ai confini del mondo

e lì stare vicini,

lì aspettare un secondo

per vedere calare

altro sole in quel mare.

Creare un giardino

dove c’era il deserto

e insieme alla sera

ascoltare il concerto

di uccelli a cantare,

di note in levare.

Creare un giardino

per scoprire il segreto,

dentro quello stormire

di bambini su un greto,

che bisogna volare,

che la vita è un altare.