Distanziamento e densità

Distanziamento e densità

Giorni di studio a fianco del grande per preparare una serie di verifiche del suo primo anno da liceale. Ieri il primo tema di italiano, oggi la prima verifica di chimica. E quindi nei giorni scorsi ho provato a recuperare quella piccola percentaule di conoscenza chimica che ancora residua nel mio cervello e ci siamo cimentati in questioni riguardanti il Sistema Internazionale di misurazione, gradi Kelvin e Celsius e un po’ di unità di misura riguardanti il lavoro, la temperatura, la massa, ecc.

Ci sono stati tanti “cortocircuiti” che ci hanno fatto riflettere, altri che ci hanno fatto ridere.Lui mi prende in giro dicendo che io per il mondo ho una sola chiave di lettura che si chiama “fotosintesi clorofilliana” ed io naturalmente a tirargli fuori, ad ogni pié sospinto, come tutta l’energia arrivi dal sole e la partita sul nostro pianeta se la giochino tutta l’energia cinetica ed l’energia poteziale con il ruolo occulto dell’energia gravitazionale.Ma devo dire che anche sulla densità ci siamo molto divertiti: all’aumentare della temperatura diminuisce la densità di un corpo, qualunque sia il suo stato (ma con qualche eccezione).

Credo che in questo momento sia uno di quei principi dei quali possiamo constatare la bontà e la correttezza nella contingenza storica e sociale che tutti noi viviamo.Le norme sul distanziamento infatti ci permettono di assistere a convegni (da domani neanche più a quelli per la verità), eventi pubblici, manifestazioni di piazza, dai quali riceviamo la sensazione di una notevole ed aumentata partecipazione. Convegni che fino a ieri ci sembravano deserti oggi sembrano riscuotere un significativo successo di pubblio, manifestazioni di piazza da “quattro amici in un angolo” oggi tendono a coprire notevoli estensioni di suolo pubblico.Eppure nulla è cambiato in termini di partecipazione, l’unica cosa che è cambiata è la densità e la nostra alla fine è solo la soddisfazione del pallone gonfiato in una giornata di calura estiva.