Inopinata fioritura

Inopinata fioritura

Ci sono esseri che vivono nel tempo, altri che vivono il tempo.

I primi sono quelli che subiscono ed interpretano in maniera errata le informazioni che gli giungono dal tempo atmosferico, dal meteo.

Essi non sono dotati di sistemi, o nel tempo li hanno perduti, che gli consentano una lettura complessiva e analitica delle informazioni dalle quali sono raggiunti. Percepiscono un flusso frammentato e contingente che arriva dall’oggi meteorologico nel quale sono immersi e a questo reagiscono producendo delle azioni e delle idee sdrucciole e fallaci: prendere l’ombrello, copririsi di più, dire “questo inverno mi sembra più freddo del precedente…ho la sensazione che la stagione quest’anno sia stata più piovosa”.

Questi sono gli uomini, questo sono io. E questa inconsapevolezza è inevitabilmente metafora d’altro.

Poi ci sono gli altri, gli esseri che vivono il tempo e come tali non si preoccupano del meteo ma si relazionano e reagiscono al clima.

Essi si aprono a stella nei confronti di un flusso sottilissimo ma ininterrotto di informazioni, di stimoli, di sollecitazioni che giungono senza sosta dal cuore, dal cervello, dai polmoni del nostro pianeta.

A questo flusso reagiscono con azioni composte e conseguenti, dando risposte coerenti e definitive che però risultano spesso ineffabili ed inconcepibili per gli esseri umani.

A questa condizione, credo, questi ultimi dovrebbero restituirsi.

Così in una mattina di metà gennaio, lungo la strada che porta a lavoro, incontro questa mimosa che mi sembra “inopinatamente fiorita”. E’ da questo incontro che nasce questa riflessione.

Quod Sicilia plaquit solum Sperlinga negavit

Quod Sicilia plaquit solum Sperlinga negavit

Raramente prendo di petto questioni che abbiano a che fare con la cronaca più attuale. Generalmente ho bisogno di tempo per far si che le cose sedimentino dentro di me e, in una maniera o nell’altra, producano un germoglio di pensiero. Questo per lo più produce un effetto anacronistico sui miei post e sul mio blog che immagino portino chi legge a pensieri del tipo: “ma questo esattamente sta questione da dove se la è tirata fuori?”.

Oggi mi sa che farò un’eccezione. Continua a leggere “Quod Sicilia plaquit solum Sperlinga negavit”

Il mostro del nord

Il mostro del nord

Ed eccone un’altra della “Serie Meteo”. Ma come dicevo l’altroieri parlando con Silvia, il cielo di Settembre offre innumerevoli doni che io non riesco a non cantare come posso.  Stamattina poi io e Zaccheo abbiamo lasciato casa letteralmente al centro dell’occhio del ciclone. Questa incredibile perturbazione proveniente da nord ci circondava già da tutte le parti e noi abbiamo cominciato una di quelle nostre “gare con la pioggia” dalla quale siamo venuti fuori asciutti e vincenti. Peccato! Continua a leggere “Il mostro del nord”

Siamo acqua

Siamo acqua

Siamo acqua. Prima di tutto e più di tutto siamo acqua. Fino al 75% del nostro peso è acqua. Siamo immersi nel più incredibile ciclo planetario di materia liquida continuamente spostata fra cielo e terra dall’energia proveniente dalla nostra stella. Tutto attorno a noi, dentro di noi, è acqua in tutti i suoi stati. Vapore, liquido, ghiaccio in ogni angolo del nostro pianeta. Dai deserti più aridi alle calotte polari, dagli oceani alle acque interne. Acqua di cui non conosciamo nemmeno l’origine che fa del nostro pianeta una rarità che di sicuro non ha uguali in tutto il nostro sistema solare. Continua a leggere “Siamo acqua”