Il vostro verso

Il mio ormai lo sapete,

ché tante volte l’ho cantato,

è il monte fra i monti confuso,

il manto stellato a coprire la notte,

gli alberi e il fiume,

il vento, la pioggia,

e un cielo diverso da questo

sempre uguale,

e che più non riconosco.

E stamani che li vedo,

il Piccolo nel suo letto riverso,

immerso nel sonno

il Grande perso

in chissà quale sogno,

stamani mi chiedo:

“quale sarà domani il vostro verso?”.

Alla fine di ogni sguardo

A questo punto del tempo

non resta niente di ciò che ero.

Adesso sono la casa che abito,

il mio eterno incedere per crinali,

loro che mi camminano davanti,

gli istanti che mi separano dall’alba.


Osservo tutto come dall’esterno

e trovo il me di adesso

nell’odore umido del bosco

una volta traversato il suo confine.


Alla fine di ogni sguardo

a volte lancio un grido silenzioso,

altre sorrido.

Bambini, alberi e ghiandaie

Bambini, alberi e ghiandaie

Al fuoco non succede nulla.

Non state a raccontarmi di cenere, di rinascita, di arabe fenici che non frequentano questi cieli, attraversati soltanto dai grandi uccelli di metallo.

Al fuoco non succede nulla.

Tornerà ancora la pioggia a bagnare la terra stanca.

Allora Signore se morire dobbiamo che sia di pioggia e non di fuoco. Continua a leggere “Bambini, alberi e ghiandaie”