Teologia utilitaristica

Teologia utilitaristica

Come ho già avuto modo di dire in altre occasioni il mio Piccolo è un “Ateo Naturale”. Credo che geneticamente tale caratteristica gli sia stata trasmessa dalla sua mamma anch’essa dotata di una congenita incredulità. Sembra però che questa “dote” abbia anche una correlazione generazionale visto che, almeno a dire di Cesare, la maggior parte dei suoi compagni di classe (terza elementare) nutre dubbi altrettanto significativi.Oggi in macchina (i nomi dei compagni sono di fantasia): “Papà io e Marco in classe mia non crediamo in Dio al 100%…poi c’è Giovanni che non crede in Dio ma crede in Gesù…che mi sembra una cosa veramente strana”. Non posso che concordare con lui che non credere al Padre ma credere al Figlio è piuttosto singolare ma ancora non so quello che dirà da li a poco. “Papà ma questo è niente rispetto Giuseppe”. “Perchè Giuseppe cosa pensa?” dico io cominciando a preoccuparmi di non essere all’altezza di affrontare a quest’ora del giorno e già impegnato nel traffico cittadino una questione teologica di così alto livello. “Giuseppe crede a Dio e Gesù all’1% (e le ragioni di un tale residuo di fede resteranno non spiegate) ma crede a Babbo Natale al 100%”. Ora si che la discussione si fa interessante visto che il nostro invece al di la del suo ateismo corrente ha da sempre sbandierato anche un ateismo commerciale che lo rendono perfino ostile a figure come Babbo Natale, Befana, San Nicola e Coniglio delle Uova. “E come mai non crede in Dio e crede a Babbo Natale?” chiedo io al colmo della cuoriosità. “Perché Giuseppe ha ricevuto la Nintendo switch ma mai e poi mai sua madre gliela avrebbe comprata e quindi lui pensa che può avergliela regalata solo Babbo Natale”. Perché se qualcosa accade nella realtà immanente ci dovrà pur essere un’entità trascendente che la fa accadere, no?

Bisogna mettere in fila le cose

Bisogna mettere in fila le cose

Bisogna mettere in fila le cose.

Prendere la paletta nel capanno perché per il rito serve.

Prendere il pane di segale che non è lievitato e per il rito serve.

Allo spumante ci pensa Mari.

Non dobbiamo dimenticare i bicchieri.

Pacha Mama, tutti assieme da Anna e Dionisio. Continua a leggere “Bisogna mettere in fila le cose”