In cammino sul sentiero costiero dello Zingaro. Raggiungo i due fratelli e cugino che già, chissà da quando e perché, hanno cominciato uno dei loro sproloqui attorno al concetto “Sul Livello del Mare”. Le affermazioni sono del seguente tenore: “in realtà uno non sarà mai al livello del mare…anche quando è immerso in acqua ha una parte al di sopra del livello del mare e una al di sotto…anche su una tavola da surf sei 3 centimetri sopra il livello del mare” e via dicendo. Ad un tratto Zaccheo con chiaro intento triviale dice “in realtà l’unico che si può dire fosse al livello del mare era Gesù quando camminava sulle acque”. Il Piccolo naturalmente abbocca: “ma che dici…tanto lo sai pure tu che Gesù è una legenda!”. Suo fratello lo incalza:”non ti azzardare a dire una cosa simile alla nonna”. Il Piccolo si schernisce: “no…figurati…una volta che le ho detto una piccola cosa blasfema (e giuro che io mai e poi mai vorrò sapere quale è questa piccola cosa blasfema che ha detto alla nonna) quella mi ha tenuto un’ora in cucina raccontandomi di una volta che GESÙ gli ha detto ad UNO di AMMAZZARE SUO FIGLIO (il maiuscolo è a cura del redattore)”. Io e Zaccheo a quel punto, in un’accorata difesa dei testi sacri, di Abramo, di Isacco e di quattromila anni di tradizione cristiana, quasi all’unisono gli diciamo: “Cesarino, anche senza l’obiettivo della prima comunione, forse una passaggetto al catechismo male non ti farebbe”.
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Come Giacobbe
Nel mattino che avanza
la stanza dove ho dormito
riordino per il giorno.
Tolgo di torno incubi e sogni
e li ripongo tutti nello stesso sacco.
Stacco con pazienza,
uno ad uno, i pensieri
ché la melassa della notte
li ha incollati alle pareti.
Reti di valori e principi tesso
a proteggere il letto.
Sistemo vicino al mio lato
l’acqua, il libro, il coraggio,
le mie speranze, come ciabatte,
ad un raggio parallele.
Infine il sasso, usato per cuscino,
sollevo come fosse stele.
Il prossimo pasto
Quando le tue parole mi vennero incontro, le divorai con avidità
ché avevo dentro una fame di cui non mi ero reso conto.
Sconto adesso la mia incapacità di dar loro il giusto spazio
e sazio a metà attraverso le ore che precedono il prossimo pasto.
Cantico
Benedite, opere tutte del Signore, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
Benedite, angeli del Signore, il Signore,
benedite, cieli, il Signore.
Benedite, acque tutte, che siete sopra i cieli,
il Signore,
benedite, potenze tutte del Signore, il Signore.
Benedite, sole e luna, il Signore,
benedite, stelle del cielo, il Signore.
Benedite, piogge e rugiade, il Signore,
benedite, o venti tutti, il Signore.
Benedite, fuoco e calore, il Signore,
benedite, freddo e caldo, il Signore.
Benedite, rugiada e brina, il Signore,
benedite, gelo e freddo, il Signore.
Benedite, ghiacci e nevi, il Signore,
benedite, notti e giorni, il Signore,
Benedite, luce e tenebre, il Signore,
benedite, folgori e nubi, il Signore.
Benedica la terra il Signore,
lo lodi e lo esalti nei secoli.
Benedite, monti e colline, il Signore,
benedite, creature tutte che germinate sulla terra,
il Signore.
Benedite, sorgenti, il Signore,
benedite, mari e fiumi, il Signore,
Benedite, mostri marini
e quanto si muove nell’acqua, il Signore,
benedite, uccelli tutti dell’aria, il Signore.
Benedite, animali tutti, selvaggi e domestici,
il Signore,
benedite, figli dell’uomo, il Signore.
Benedica Israele il Signore,
lo lodi e lo esalti nei secoli.
Benedite, sacerdoti del Signore, il Signore,
benedite, o servi del Signore, il Signore.
Benedite, spiriti e anime dei giusti, il Signore,
benedite, pii e umili di cuore, il Signore.
Benedite, Anania, Azaria e Misaele, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
Benediciamo il Padre e il Figlio
con lo Spirito Santo,
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
Benedetto sei tu Signore, nel firmamento del cielo,
degno di lode e di gloria nei secoli.
Sortes apostolarum
Prendevano le sacre scritture e le aprivano a caso. Dove si fermava il dito cominciavano a leggere, certi che la Divinità avrebbe parlato loro per come essi avevano bisogno che facesse.
Chissà se erano coscienti di stare riperpetuando una forma di divinazione antica, se sapevano che ancora una volta stavano sincretizando un rito la cui origine si perdeva nella notte dei tempi. Continua a leggere “Sortes apostolarum”