Parlare per conto

E separare

il tuorlo dall’albume,

un orlo a ricucire,

un lume ad accendere,

un segno da comprendere.

Così lontano dovevo andare,

tale cerchio a compiere

e sogni ricoperti a bitume,

per sentirti dire

che nuovamente hai

in programma per me

che parli per conto

degli alberi e del fiume?

Questo e nient’altro

Questo e nient’altro

In verticale con il nucleo c’è il pozzo.

E un tratto d’arco a fingersi segmento

per il poco cemento, per l’orto e la terra.

Di nuovo verticale ad incontrare il cielo

dove allignano alberi e gli uccelli giungono

da luoghi inimmaginabili e ci regalano

canti e colori.

Odori nell’aria a questa geometria sottesa

e la sorpresa sempre nuova dell’alba,

e la sorpresa sempre nuova del tramonto.

L’attesa del racconto alla sera.

Gli occhi di Vera, le risa dei bambini.

Credo che questo e nient’altro

sia la mia casa.

Buono sarà

Buono sarà

Buono sarà ogni volta che ci saranno bambini,
Buono sarà quando ci saranno alberi
Fossero anche pini.
Buono sarà quando ci sarà un fiume
Che scorre da quelle parti.
Buono sarà amarti senza bisogno del domani.
Buone saranno la mani
Che coltivano la terra,
Buono colui che crede che la guerra
Sia cosa cattiva.
Buona la riva del mare
nell’eterno pomeriggio di settembre.
Buone le tenebre che chiudono
Il giorno in cui il lavoro è stato fatto bene.
Buone le cene quelle sere che non avrò nulla da mangiare,
Buone le tare del tempo
In cui pianterò il seme.
Buone tutte le ore che abbiamo passato assieme,
Buone quelle speranze estreme
Che senza speranza,
Nella tua stanza e al tuo cospetto,
Ciò che è bene oggi mi rivelano.

Il posto degli uccelli

Il posto degli uccelli

Il nostro giardino, immerso in quel che resta della campagna carinese, è una specie di oasi. Una gestione piuttosto selvaggia che pur dando una certa importanza al lato estetico finisce comunque per prediligere gli aspetti naturalistici del luogo, un utilizzo dell’acqua che per quanto parsimonioso rende il posto estremamente più rigoglioso di qualunque altro nel raggio di centinai di metri, la presenza contemporanea di riparo e cibo forniti dagli alberi da frutto, dall’orto, dai cespugli, ne fanno una meta irrinunciabile per gli uccelli in tutti i periodi dell’anno e soprattutto durante la stagione estiva. Continua a leggere “Il posto degli uccelli”

L’Albero della Vita

L’Albero della Vita

Oramai da qualche anno i MITIng nazionali della mia associazione si aprono sempre con questa immagine.

Ho visto per la prima volta questa foto durante una mostra delle opere di Yann Arthus-Bertrand allestita al Museo di Storia Naturale di Londra, una decina di anni fa.

Deve essere rimasta in un angolo della mia mente e poi è tornata a galla alla vigilia di uno dei nostri MITIng. Continua a leggere “L’Albero della Vita”