Sentieri

Del sentiero che conduce all’alba

conosco ogni singolo sasso,

ogni curva, ogni asperità

e il mio mestiere è giungere vivo

alle porte del giorno.

Del sentiero del tramonto

conosco la stanchezza del ritorno

e il bisogno dell’acqua

che rende ancora fertile l’anima

e rigoglioso il racconto.

Chi legge queste parole tenga da conto

che ad esse intendo essere conseguente

e rivendicare un unico percorso

che per sentieri erbosi mi conduca alla sorgente

dove la terra per me conserva un sorso.

Il pianto alla sera

Lasciamo il pianto alla sera.
Ché all’alba si addice semmai
il canto nuovo degli uccelli
quando il sole strappa
il manto della notte
e appare.
Ché all’alba si addice semmai
il vento a giocare fra le foglie
e spoglie di sogni inutili
che come legni secchi
ardono e già illuminano
la stanza.
Ché all’alba si addice semmai
la danza di pensieri politi,
la speranza intatta e sempiterna
che squaderna le infinite
possibilità del giorno
che si avvera.
Per questo riserviamo all’alba
il nostro canto migliore,
il pianto alla sera.

Manca poco

Manca poco amore mio,
Manca poco al giorno
Che intorno già vibra la prima luce,
E un filo di speranza ricuce
il tuo respiro nella stanza.

Manca poco al giro
Della stella sull’orbita
E le tue dita già si aprono
Al dono che riceviamo ancora
Anche in quest’ora che dispera.

La sfera gialla già emerge
E terge la guazza pesante
Che ad ogni istante ti opprime.
Povere rime accetta in queste ore
Ché amore mio manca poco.

Due notti ed un giorno

Al primo chiarore,

degli uccelli il clamore,

io spengo la luce

e il mio cuore ricuce

le singole ore

nel manto candore

del giorno che viene.

Di chi è l’alba

E’ della poesia l’alba

E’ della poesia quell’aria che trascolora,

quell’ora incantata che conduce al giorno.

Lo sai com’è?

Lo sai com’è quando sorge il sole? Che d’improvviso appare oltre l’orizzonte o i monti e tu devi stringere gli occhi e lasciare filtrare la luce abbagliante fra le palpebre e le ciglia. E ti stupisci che chiamino “occhiali da sole” quegli orribili oggetti, che dovrebbero avere il coraggio di chiamarli “occhiali contro il sole”, e dovrebbero avere il coraggio di non usarli se non fosse che si vergognano a mostrare nuda l’anima che d’altra parte deve essere brutta e lattiginosa ché il sole non l’ha mai visto.

Linea retta

Si dice che il sole salga in fretta sull’orizzonte al mattino,

linea retta che conduce al giorno.

Lo corteggio

Ogni mattina, quando giro attorno alla montagna per entrare nell’oriente mi sento un poco come colui che compie un viaggio che lo porterà al cospetto della persona amata.

Il gelso e gli uccelli

Ogni tanto ci si diverte. E gli uccelli fanno il resto.

Sole

Non riuscirò mai ad abituarmi. E forse è bene così. Come un uomo del paleolitico mi sorprendo ogni giorno del fatto che il sole sorga ancora. E quanto ogni mattina esco dalla mia casa, mi sembra di vederlo li indeciso, un po’ incerto fra l’apparire e il lasciarci in una notte senza speranza. Che forse ci meritiamo.