Se stasera fossi in un paese che non conosco
e per caso quel paese fosse questo
io tanto e d’improvviso l’amerei
per queste nuvole che sembrano balene d’aria
e sull’orizzonte sfilano,
e le altre, sorelle, che le cime dei monti
tutto attorno incartano
e tutte assieme un limpido cielo serotino incorniciano.
Se stasera fossi in un paese che non conosco
e per caso quel paese fosse questo
io tanto e d’improvviso l’amerei
per questo odore di legna bruciata,
e le luci di case lontane
che trapuntano la collina,
e un’aria buona che non so riconoscere
ma che ricordo.
Se stasera fossi in un paese che non conosco
e per caso quel paese fosse questo
io tanto e d’improvviso l’amerei
per essersi a me svelato
proprio quando cominciavo a temere
che sarei stato solo per sempre,
per essersi mostrato in una veste
grazie alla quale domani,
vedendolo da lontano,
senza dubbio e con gli occhi lucidi dirò:
“ecco quello è il mio paese”.