Rinvengo oggi
sul campo dei miei pensieri
una messe di ricordi.
mi parla di lei.
Quando l’acqua mi toccò
e io fui mio nonno
che accoglieva nudo
sotto quel quadrato di cielo
la prima pioggia di settembre.
Quando l’acqua mi toccò
e i piedi per sempre
incatenò al fiume
nel quale ancora oggi vado
in cerca della pace e del senso.
Quanto l’acqua mi toccò
e fui ancora sotto la cascata al Miri,
e fui ancora nel lago profondo di Bau,
e fui ancora fra le scintille colorate
nella prima caletta e nell’ultimo lago.
Quando l’acqua mi toccò
e mi disse, liquida,
che io le appartengo
anche soltanto
per il diritto affermato
in una rima lontana.