Niente di speciale:
una cambiale firmata al futuro,
il muro dei gechi e delle falene,
le pene del giorno che si spengono
in un abbraccio plurale.
Niente di speciale:
l’opale della luna che sospende la notte,
rotte inattese che il cuore percorre
e forre, profonde come sogni,
dove ogni incertezza risulta fatale.
Niente di speciale:
il manuale d’uso di una vita intera
che per mera sciatteria un fattorino distratto
all’atto della consegna
mi diede in stesura parziale.
Niente di speciale:
l’essenziale scambiato per una rima,
una cima dalla quale mi pare
di scorgere il tuo viso,
un momento, una parola, un sorriso.