Raccolto, in ascolto,
inchiodato nel legno
di una croce e di un segno
che mi tolgon la voce.
Mentre un tempo veloce
di miracoli e d’ali
mi si schiude davanti,
a me sono sodali,
a me sono compagni,
solo i tanti che ho perso.

Degli stagni del cuore
scampo al gioco perverso,
il lamento ed il pianto
lascio scorrere accanto,
e del canto del mondo
mi delizio e circondo,
degli strali luce,
della gemma sul ramo.
E mi sono sodali
tutti quelli che amo.

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