L’ho pagata in anticipo,
un impegno di vita,
giorni lunghi slabbrati
e fatica infinita.
L’ho pagata nelle ore
che preludono al giorno,
in quelle albe dolenti
che si chiudono attorno.
(Sette volte tornato
a vedere le stelle,
sette volte partito
come metà l’inferno).
E quel prezzo impagabile
di molecole e pianto,
nel disprezzo del tempo,
nel silenzio del Santo,
l’ho pagato in eterno,
dal mattino alla sera:
mi è costata un inverno
questa mia primavera.
❤
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