Più leggero,
devo essere più leggero,
ché sul sentiero di domani
non ammettono umani
carichi di troppi pesi.
Libero dal pensiero
che fiacca il mio giorno,
libero dalla biacca
che mai più
mi passerò sul volto.
Pronto all’ascolto,
disposto al canto,
per manto la notte,
per abito il vento.
Più leggero
e più lento,
agire d’istinto
dopo lunga riflessione.
Nell’istante e nel tempo
dissetarsi alla fonte
nell’incanto di nubi
che mi sfilano accanto.
Non più stanco ma pronto,
non più vigile ma attento,
il cimento al mattino,
alla sera il commento,
sufficiente e dimesso
bere sino alla fine
questa vita leggera.
Lascio andare la mano
che mi stringe la gola
Lascio andare la fune
Che mi unisce alla riva
Il moschettone nella parete
L’orgoglio e la sete
Lascio andare le valigie
I mobili antichi
Le sentinelle armate in garritta
A ogni mia cosa trafitta
Lascio andare il destino
Tutti i miei attaccamenti
I diplomi appesi in salotto
Il coltello tra i denti
Lascio andare mio padre e mia madre
E le loro paure
Quella casa nella foresta
Un umore che duri davvero
Per ogni tipo di viaggio
Meglio avere un bagaglio leggero
Distendo le vene
E apro piano le mani
Cerco di non trattenere più nulla
Lascio tutto fluire
L’aria dal naso arriva ai polmoni
Le palpitazioni tornano battiti
La testa torna al suo peso normale
La salvezza non si controlla
Vince chi molla
Vince chi molla
"Mi piace""Mi piace"
Tanto in comune io e lui…
"Mi piace""Mi piace"
Bella la leggerezza!
ma le anime più profonde devono faticare per raggiungerla.
"Mi piace""Mi piace"
E a volte sembra proprio impossibile…
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