Lasciamo il pianto alla sera.
Ché all’alba si addice semmai
il canto nuovo degli uccelli
quando il sole strappa
il manto della notte
e appare.
Ché all’alba si addice semmai
il vento a giocare fra le foglie
e spoglie di sogni inutili
che come legni secchi
ardono e già illuminano
la stanza.
Ché all’alba si addice semmai
la danza di pensieri politi,
la speranza intatta e sempiterna
che squaderna le infinite
possibilità del giorno
che si avvera.
Per questo riserviamo all’alba
il nostro canto migliore,
il pianto alla sera.
Ma che bella!
L’alba è la speranza…sempre, la notte è la somma delle emozioni del giorno,e non sono sempre quelle che desideriamo.
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No, è vero…
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