Ho scorto tante piccole piante delicate
che crescevano negli interstizi dei giorni.
Le ho lasciate lì, senza raccoglierle,
affinché, chi veniva dopo di me, potesse vederle.
Fatto è che la gente raccoglie senza darsi pena
anche ciò che non ha piantato.
Stupido io, che ostinato, me ne prendo ancora cura,
che la paura mi assale quando si alza il vento,
dovesse mai strapparle e portarle lontano.
Io che con il pianto non mi pento
di continuare ad irrigare e carezzare.