Ho letto una volta una storia in Tanzania che mi colpì molto e che non immaginavo avrei mai potuto raccontare qui da noi perché mi sembrava troppo distante ed in qualche modo mortificante di una certa maniera di concepire le persone anziane. Ma i tempi cambiano e quello che un tempo ci sembrava non adeguato alla nostra cultura oggi diventa attuale e presente.
In alcune zone della Tanzania si dice che le persone molto anziane sono come il pezzo di sapone che sta sul piccolo lavandino o accanto la tinozza che viene posta vicino alla porta di molte capanne per far si che l’ospite possa lavarsi le mani quando arriva. Un pezzo di sapone la cui importanza passa inosservata a tutti fino a quando, appunto, non finisce. Allora, e solo allora, ci si rende conto di quanto quel pezzo di sapone fosse importante, di quanto la sua silenziosa presenza in realtà testimoniasse più di un significato, più di un valore.
Forse qualcuno dovrebbe oggi raccontare questa storia a chi parla di “anziani non indispensabili” e ricordargli di quanto oggi indispensabile sia diventato proprio ciò che fino a ieri poteva sembrare “solo un pezzo di sapone”.
Che tristezza…e che verità.
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