Fummo cerchio un momento

e cimento a sconfiggere mostri.

Per i nostri occhi chiari ed il Santo

chini un canto innalzammo nel vento.

Fummo nube nel cielo di ieri

e pensieri a mostrare l’incanto

di quel manto intessuto di sogni,

dei bisogni a tracciare i sentieri.

Fummo dita a indicare il percorso,

un discorso ambizioso e costante,

nell’istante che precede la vita

a rubarne un respiro ed un morso.

Fummo uomini e donne più avanti,

non martiri, non eroi, non santi.

Chi un libro, chi un albero, chi un figlio,

in quel miglio che non teme rimpianti.

Qui davanti oggi ancora sedete

e la sete mai si è spenta e la fame

di un certame di parole e preghiere

nelle sere che preludono al giorno.

Al ritorno io vi aspetto fratelli,

senza orpelli ché pesante è la via,

fianco a fianco nel lucente mattino

all’inizio di un nuovo cammino.

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