Spalanca la finestra
E adesso, Amore mio, spalanca la finestra
che è la Maestra a proporlo
e sull’orlo della sera senti
il nuovo profumo del mondo.
Mentre affondo i piedi nella terra
siedi con me, mio Adorato,
e il peccato del fuoco dimentica
ché amica adesso ci è l’aria buona
e suona come flauto di Pan il vento.
Sento che il giorno giunge al termine,
che la fine del tramonto arrossa il coppo,
che troppo stanco sono.
Un dono fammi allora, Bambino mio:
spalanca la finestra.
Rinfresca le stanze della casa,
bacia tua madre sulla fronte,
alla fonte raccogli l’acqua,
apparecchia la tavola,
una favola racconta a tuo fratello,
financo il mio fardello aiutami a portare
ché stasera mi pare d’essere troppo stanco.