Hai presente, Mio Adorato,

i velieri che giungono da nord

nelle mattine d’autunno?

Quelle navi belle tutte impavesate di sogni

che costeggiano l’orizzonte

e attraversano le ultime ore della notte?

Salutale con mano fervida

dal molo dei giorni e lascia che passino,

ché sono navi leggere, senza scia.

 

Hai presente, Mio Adorato,

quelle navi colorate che giungono da nord

nei pomeriggi d’autunno?

Quelle navi gonfie come cetacei

che diritte tagliano il golfo

e si arenano sulle secche del tuo cuore?

Affondale tutte

con le torpedini della tua frugalità

e lascia che i troppi desideri affondino.

 

Hai presente, Mio Adorato,

quelle barche grige che giungono da nord

nelle sere d’autunno?

Quelle barche esauste

cariche dei volti di chi ci ha lasciato,

dei visi di chi ci ama troppo e male?

Costruisci per loro un porto sicuro,

un porto senza catena all’ingresso,

con ormeggi che affondano nell’anima del mondo.

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