Io, che per qualcuno sono rumore,
per amore di qualcuno vorrei essere canto.
Un canto semplice, canto campestre
che nell’incanto del mattino
entra dalle finestre e si fissa nei sogni.
Un canto semplice che allevia la fatica
di chi oltre la bica ogni giorno e in silenzio,
lungo dei covoni la riga,
ciò che ha seminato raccoglie:
per ogni seme una spiga.
Bellissima
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Sei davvero gentile. Ti ringrazio di cuore.
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Mi commuove
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Mi piacerebbe sapere perchè…
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Per la bellezza di questo canto…
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non posso fare altro che ringraziarti ancora una volta allora…
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Grazie a te
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L’ha ripubblicato su adoraincertabloge ha commentato:
Io credo che questa poesia sia una di quelle che vale la pena ripubblicare…
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