Come è bella la bioregione dell’Oreto. Con quella corona di monti che le regala acqua e nuvole e quei prati alti dove è bello distendersi ad aspettare che il giorno finisca.
Come è bella la bioregione del Nocella che guarda il mare come si guarda la libertà irragiungibile e quei pani di roccia che trasudano acqua e gli amici che preparano il cibo e allevano le api.


Eppure quando al ritorno valico la portella di Santa Venera il cuore mi balza in petto perché ritrovo la mia bioregione. Ché troppa acqua distillata dai suoi monti ho bevuto, troppo vento a carezzarmi come in nessun altro luogo ho sentito, troppi giorni ho visto nascere e morire nel cantuccio che a me si addice.
E quando vedo il Columbrina che con le ali aperte spicca il volo verso l’Isola delle Femmine allora so che sono tornato a casa.

3 pensieri su “Lento ritorno a casa

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